Trionfo del vuoto

Quando la prestigiosa rete televisiva europea ARTE mi ha chiesto di realizzare un documentario sull’architettura fascista, ho pensato “Chissà se un regime dittatoriale, oltre che con il cinema e la radio ha fatto propaganda anche con l’architettura”. Effettuando un ampio giro nelle maggiori località italiane ho scoperto che gli edifici fascisti non racchiudevano degli spazi ma dei veri e propri vuoti. Mi sono reso conto, una volta terminato il film, che al suo interno non appariva mai un essere umano, solo statue e animali. Questa inconscia assenza esprime in modo eccellente la mia certezza che nell’ideologia fascista non vi sia alcun rispetto per l’immenso patrimonio che ogni singolo uomo racchiude. L’esaltazione generica della razza si sostituisce a una profonda rivalutazione di ogni singolo e la distruzione bellica diviene conclusione inevitabile della dittatura.